Whistleblowing – Segnalazione illeciti

NUOVE MODALITA’ DI SEGNALAZIONE ILLECITI WHISTLEBLOWING POLICY (Tutela autori segnalazioni condotte illecite)

Il D.L. 24 del 10/03/2023 ha previsto un aggiornamento delle procedure a tutela dei cosiddetti “Whistleblowers”, ovvero coloro che segnalano potenziali violazioni del diritto dell’Unione Europea avvenute nel corso della propria attività lavorativa, svolta anche solo temporaneamente presso un ente pubblico e privato.


Cos’è il Whistleblowing

Nel caso in cui siate testimoni o veniate a conoscenza di una condotta contraria allo spirito del Modello organizzativo 231, è fondamentale che vi facciate carico della questione, senza paura di ripercussioni o ritorsioni.

Nello specifico:

COSA può essere oggetto di segnalazione:

  • Illeciti civili
  • Illeciti amministrativi
  • Violazioni di modelli organizzativi sec. D.lgs. 231/2001
  • Illeciti penali
  • Illeciti contabili
  • Violazioni del diritto dell’Unione Europea (illeciti commessi in violazione della normativa dell’UE, atti od omissioni che ledono gli interessi finanziari dell’UE o riguardanti il mercato interno)

CHI può segnalare:

  • Lavoratori subordinati
  • Lavoratori autonomi
  • Liberi professionisti e consulenti
  • Tirocinanti
  • Clienti
  • Fornitori

COME segnalare:

è possibile segnalare il sospetto illecito attraverso:

➔ CANALE INTERNO

• Segnalazione a mezzo informatico su piattaforma dedicata https://gptecnica.cpkeeper.online/keeper/available-configuration-links

➔ CANALE ESTERNO
• Segnalazione sito ANAC
 
TUTELE PER CHI SEGNALA
 
Il D.L. 24 del 10/03/2023 prevede tutela per la riservatezza del segnalante e delle altre persone coinvolte / citate nella segnalazione, nonché tutela da eventuali ritorsioni, anche solo se tentate o minacciate, rivolte al segnalante.
Le segnalazioni/denunce possono essere effettuate in forma confidenziale o anonima. Tutte le informazioni fornite saranno condivise solo con i responsabili delle verifiche e delle indagini e che dovranno intraprendere azioni correttive.
Le ritorsioni verso chi, in buona fede, solleva un problema riguardante una possibile violazione, non verranno tollerate. Il Codice Etico proibisce espressamente che i membri della nostra Azienda subiscano ritorsioni, o ricevano un trattamento discriminatorio a seguito di una segnalazione o della partecipazione a un’indagine.
Chiunque ponga in essere ritorsioni contro tali soggetti sarà sottoposto a procedimenti disciplinari che potrebbero anche comportare il licenziamento. Nessuno può essere de-mansionato, licenziato, sospeso, minacciato, molestato, soggetto ad intimidazioni a seguito di una segnalazione, in buona fede, di comportamenti eticamente scorretti o alla partecipazione ad un’indagine relativa all’applicazione del Codice Etico.